Ci si chiedeva quindi durane il viaggio in macchina se potevano essere dei turnisti o una tribute band degli AC/DC navigata.
Quando arrivammo li il palco era enorme con impianto audio e luci proporzionati alla sua importanza, transenne e security, il tutto su un bel prato grande gremito di gente.
Partono le prime note del concerto e subito mi si drizzano i peli, i suoni delle chitarre erano qualcosa di molto lontano dal suono AC/DC sopratutto anche perché l'introduzione ad un concerto tributo agli AC/DC fatto con una leva di chitarra tirata a manetta a mo di Steve Vai, mi dava il preambolo di qualcosa di diverso da una serata tributo agli AC/DC.
La presenza scenica era completamente sbagliata.
Il gruppo sapendo di aver l'opportunità di suonare con un personaggio che ha avuto un ruolo nella scena musicale internazionale del rock, non ha allestito un minimo di scenografia che ricordasse qualche palco degli AC/DC.
L'abbigliamento era fuori stile AC/DC e non c'era un Angus Young .
Mi direte " ... cerca di badare alla sostanza !!! " lo farei se ci fosse stata, in quanto la voce era completamente sbagliata come timbrica era solo un tentativo di imitazione.
Molte stonature e partenze fuori tempo, cambi registro improvvisati per salvare la nota che fa un balzo troppo alto di tonalità, strofe dimenticate o ripetute due volte.
Il chitarrista solista non ha fatto un assolo giusto, non solo come fraseggio e melodia ma anche come tonalità.
Insomma ci son rimasto malissimo, ma mi son consolato con una foto insieme a Chris Slade che è stato gentile e disponibilissimo dopo il concerto per autografi foto e strette di mano.
Spero per lui che possa trovare band migliore a suo supporto la prossima volta che torna in Italia.
